venerdì 3 marzo 2017

DRAKOK ED IL SICOMORO .









Oggi vi racconto d'un grande Amore .
Pur essendo infinito , risiede e prospera in un luogo particolare , dove vivono creature che si nutrono esclusivamente di quanto raccolgono dagli alberi .
In quell'ambiente un solo vento marino determina il corso delle stagioni .
Quando spinge le nuvole impietosamente al di lá delle montagne , impedendo loro di scaricarsi sulla vegetazione , l'attivitá biologica che si manifesta é minima .
Di conseguenza , le creature patiscono la fame per lunghi mesi , ricorrendo a saltuari pasti artificiali .
Ma , dopo un periodo di condizioni appropriate , la cui durata é solitamente di poche settimane , abbondante é la fruttificazione di varie specie botaniche .
Al numeroso gruppo d'individui che beneficiano appieno dei doni generosamente messi a disposizione dalla foresta , non appartiene Drakok . giovane discendente della piú antica delle razze universali .
Osservando il suo comportamento , é facile notare quanto sia preminente l'inadattabilitá al sistematico pragmatismo che caratterizza gran parte delle creature .
Ogni mattina , percorre cammini che si snodano tra fogliame molto densi , ancor prima che l'alba si affermi .
Raggiunge cosí l'unico sicomoro che si erge imponente in quel'angolo di mondo .
E lí , invece d'arrampicarsi su quel tronco , o scuoterlo , per appropriarsi delle infiorescenze carnose che le creature considerano prelibate , Drakok sceglie il silenzio per parlare d'Amore .
Nei momenti di raccoglimento che l'ombra di quelle fronde favorisce , ringrazia per i frutti dai quali sempre si manterrá distante , e per la protezione di cui mai usufruirá .
Chi non obbedisce alla logica dell'interesse , rischia di giocarsi la reputazione,  ma vive la stessa enorme felicitá dell'albero che si dona ai quattro venti .
  

Nessun commento: