sabato 31 gennaio 2015

IL PRATO INTORNO ALLA CASA DELL'AMORE .











Se non vuoi provare il dolore di chi si sente abbandonato , coltiva un prato intorno alla tua casa , ed evita di recintarlo .
Per accogliere persone amiche , ma anche chiunque passi di lí .
Se la vita trascorre tra quattro pareti , é difficile che la solitudine scompaia , ed i pensieri siano lievi .
Le comoditá provocano durezza al cuore , stancano il corpo piú delle avversitá .
Una pila di morbidi cuscini non concilia il sonno meglio d'un giaciglio ruvido , ed apparentemente inospitale .
Aprite le finestre ai rumori della strada , al pulviscolo ed agli odori irritanti .
Insieme a loro , arrivano vibrazioni molto salutari per il vostro equilibrio , fisico e mentale .
È importante ricordare che nemmeno in cima ad una montagna si conquista il diritto alla completa solitudine .
Dappertutto abbiamo compagnia .
Se - peró - non siamo noi a cercarla , si trasforma in un incubo che perseguita .
Felici coloro che si bagnano nella folla , per sentirsene parte , che non chiudono mai la porta in faccia a qualcuno .
Tuttavia , il processo di socializzazione richiede estremo equilibrio , non va portato all'eccesso .
Vivere con altri esseri , non significa ignorare sé stessi , perdere la propria personalitá .
È uno stimolo a migliorarsi in maniera dinamica , derivante da un'interazione benefica , che nasce da un sorriso , e cresce alimentandosi di buone azioni .

                                                                      *****

Nella Casa-dell'Amore la luce si scompone in mille colori .
Brilla ogni molecola d'un chiarore refrattario alla sofferenza di desideri corrotti .
Vive il sentimento che sostiene le porte del vento e le finestre della felicitá .
Nella Casa-dell'Amore tutti sono benvenuti , non s'esclude nessuno , s'accoglie con gratitudine anche il dolore .
Per abitarci - peró - é necessario dimostrare collaborazione e buon umore , essere sempre pronti a condividere anche il minimo soffio d'aria rarefatta .
Ma , dalla Casa-dell'Amore , dobbiamo avventurarci fuori , il prima possibile .
Sí , perché non é dentro lí che si richiedono quegli sforzi , che fanno della vita una missione compiuta .
Portiamo mobili e suppellettili allo scoperto , per la strada , consegnandoli a chi se ne puó servire meglio di noi .
Stendiamo , sul selciato che porta alla collina , il piú prezioso dei tappeti che adornano le stanze dell'orgoglio .
Cuciniamo all'aria aperta , in modo che , il profumo del cibo appena cotto , attiri gli affamati ed i senza-tetto .
Rovesciamo dalle finestre tonnellate di buone intenzioni e pensieri amorevoli .
Soltanto cosí , la nostra Casa-dell'Amore , sará accogliente , l'abiteremo con il cuore , e non soltanto con le membra .

                                                                             Messaggio ricevuto nei giorni 27 e 28 Gennaio scorso .








venerdì 30 gennaio 2015

GRADINI ...








Se l'Uomo crede di poter arrivare in cima alla scala in pochi istanti , scivolando cadrá pesantemente , ritrovandosi nell'erba alta , dove crescono le ortiche .
Nessun gradino va sottovalutato : costituisce un mezzo di salita , necessario come il raggio di sole , che riscalda ed energizza , ma non meno arduo della superficie d'un ghiacciaio .
Ogni volta che un piede lo calca , é possibile che ceda e smetta di fornire alcun appoggio .
Molto spesso , in modo repentino e sorprendente .
Perció é con le mani che ci si deve aggrappare durante l'ascesa .
Certo , anche i corrimani sono fragili , soggetti a cadere , ma - perlomeno - ripartiscono la pressione esercitata sugli scalini .
In altre parole , conviene utilizzare tutto quanto ci viene messo a disposizione , non illudersi che bastino agilitá e determinazione per arrivare alle stelle .
si tratta d'un processo lento , faticoso , che impegna enormemente ogni parte del corpo e dell'anima .
Non é un gioco , e neppure un passatempo sempre divertente .
È - comunque - inevitabile affrontarlo .
Rimanere immobili ai piedi della scala , é ancor piú pericoloso che utilizzarla .
Significa lasciare che il terreno scuro , incolto da molti millenni , c'imprigioni inesorabilmente i piedi , e minacci d'inghiottire il nostro intero corpo .
Coraggio , quindi !
È verso l'alto che dobbiamo dirigere i primi passi incerti , con la certezza che presto acquisteranno maggior controllo ed efficacia .
Ovviamente , qualsiasi peso inutile ritarda l'ascesa , ingombra e complica i movimenti .
Liberiamocene , anche se pensiamo che potrebbe rivelarsi utile un giorno .
In realtá , costituisce parte d'un bagaglio , che non siamo obbligati a trascinarci dietro .
Interferisce , come un elastico che ci riporta sempre al punto di partenza , una ventosa che annulla ogni sforzo .
Facile e sicura é l'ascesa di chi si sveste d'ogni possesso ed ideologia .
Elimina la zavorra di cui s'era impregnato , regala tutto al mondo e - leggero come piuma - s'arrampica su , presto dimenticandosi da dove viene e chi era .

                                                                                       Comunicazione spirituale del 22 Gennaio scorso .







mercoledì 28 gennaio 2015

MIOPIA SPIRITUALE .











Ricordati sempre di ció che eri quando sibilavi come un serpente , o claudicavi lentamente , lasciando il passo alle carrozze .
Hai lasciato molte tracce dietro di te , non tutte il tempo ha obliterato .
Per essere felice , non puó bastarti dimenticare eventi trascorsi e persone incontrate , é necessario che capisca che non é nel passato che vanno relegate .
Vivono ancora , e continueranno ad esistere per sempre .
Evita - quindi - di scomodarle , attribuendo loro caratteristiche di epoche , che la Storia s'incarica di considerare superate .
Parlaci , come se li vedessi seduti sul muretto che delimita il tuo giardino , appena arrivati da un'escursione nell'aldilá .
Declina ogni verbo all'indicativo presente , non usare participi passati ed avverbi che denuncino specifiche cronologie .
Chi sa che il tempo si muove soltanto se gli diamo Spazio , non confina niente e nessuno all'interno d'una era .
Ammetti che gli antenati di ieri sono i figli di domani , ma , soprattutto , non attingere ai ricordi con nostalgia o rancore .
Considerare che la Terra é popolata d'anime antiche , é miopia spirituale .
Tutto si rinnova e , di conseguenza , non si puó riferirsi a situazioni e persone con l'intento d'imprigionarle nel passato .
Chi commette tale errore , spesso si ritrova risucchiato nell'ombra della sua memoria repressa .
Dato che la percezione umana non permette grande libertá d'azione , evitiamo di trascinare nei nostri viaggi presenze che non richiedono deslocazioni temporali .
Lasciamole tranquille , dimostriamo loro tutto l'Amore possibile .
Accogliamole nel nostro cuore , e non in un libro abbandonato a prender polvere in soffitta .


                                                                                    Messaggio spirituale del 15 Gennaio scorso .




lunedì 26 gennaio 2015

UN MANIFESTO APPOSITAMENTE LASCIATO IN BIANCO .







Andare a spasso tra le nuvole , senza chiedersi dove portano .
Se non si vuole finire imbalsamati , come chi ha il terrore della propria ombra .
Ricordiamoci - peró - che c'é vita anche nei sassi , nel terriccio e nell'angolino piú buio .
S'è lí che possiamo aiutare , scendiamo dalle stelle .
Affrontiamo qualsiasi sfida , che ci venga proposta .
Dovunque appaia .
Infinite sono le situazioni che richiedono la nostra presenza d'Amore .
Alcune sono prestigiose e luccicanti , moltissime oscure e poco gratificanti .
Ma , é nella sporcizia che l'opera di pulizia risalta , non in un luogo immacolato .
Se la mente é pura e le intenzioni positive , non trascurate alcun argomento .
Lo scandalo esiste soltanto dove si vuole coltivarlo ; altrove , é una storiella divertente , di poco valore .
Ogni cosa , persona ed evento , ha due facce .
È un grave errore considerarne soltanto il lato peggiore .
Sforzatevi d'ignorare i difetti e d'esaltare le virtú , che sono sparse qua e lá .
Ammettete - soprattutto - incapacitá di giudizio nei confronti di chi vi si presenta superficialmente , nascondendo la sua vera natura .
Se sapessimo quali motivi portano a certi comportamenti , di sicuro saremmo piú benevoli e considerati .
Invece , il fumo c'irrita le palpebre , la polvere ci s'appiccica alla pelle , proprio quando vorremmo respirare a pieni polmoni .
Cadiano , cosí , nella trappola delle circostanze esterne , interrompiamo il discorso dell'anima , ignoriamo le voci del cuore .
Quando le risposte sono davanti ai nostri occhi , basta leggerle e metterle in pratica , non cercarle dove nessuno le ha mai scritte , s'un manifesto , appositamente lasciato in bianco .

                                                                           Comunicazione spirituale del 17 Gennaio scorso .

                                                                       

domenica 25 gennaio 2015

PICCOLO VASCELLO .









Il mare é fatto di neve , e - presto - raggiungerá la culla dei ghiacciai , salirá dolcemente , trasformando il paesaggio della Terra .
Non preoccupatevi : l'acqua sempre sará fonte di vita , accoglietela come una benedizione , anche quando invaderá le vostre case .
Di certo incontrerete un tronco a cui aggrapparvi , e , galleggiando , viaggerete in tutta sicurezza .
Ma , una barca sará ancor piú utile , incominciate ora a costruirvela .
L'importante é credere che il futuro non porti disgrazie , ma soltanto cambiamenti , utili a tutti .
Nel vostro piccolo vascello non immagazzinerete molto cibo , né oggetti acquistati per vanitá .
Lo spazio limitato servirá principalmente per accogliere i vostri famigliari , ed il bagaglio d'esperienze acquisite sulla terra ferma .
Vi saranno utili anche in alto mare , perché navigherete seguendo la rotta della coscienza , e non le correnti o gli altri battelli .
Per rendere la traversata piacevole e produttiva , dovrete dimenticarne il punto di partenza , e non programmare un arrivo .
Imbarcarsi con la nostalgia della casa ormai sommersa , sarebbe come soccombere tra le macerie d'un terremoto .
Vivere nel passato - come ancor'oggi fate in molti - costituirá ostacolo insormontabile , per chi abbandonerá i campi , e dovrá dedicarsi alla pesca per sopravvivere .
Lamentarsi ed imprecare provocherebbe instabilitá al vostro piccolo vascello , rendendolo vulnerabile alle onde .
Quindi , la calma ed una rassegnazione intraprendente , aiuteranno a navigare senza soprassalti , essendo strumenti accorti per ogni situazione umana .
Tutte le barche avranno una lucina accesa a poppa , ma , poco-a-poco , perderanno luminositá , diventando impossibili da scorgere al buio .
E , durante il giorno , nessuno si guarderá attorno .
Cosí , ognuno sará solo in quel mare senza fine .
Ma , coloro che giá conoscono sé stessi profondamente , non si sentiranno mai a disagio .
Non porranno mai in dubbio il successo del loro viaggio .

                                                                                               Messaggio del 23 Dicembre scorso .

giovedì 22 gennaio 2015

ANDIAMO TUTTI ALLA SCUOLA DELL'AMORE









I fagioli verdi , per guadagnare la libertá , debbono aspettare che il baccello s'apra .
Cosí , le case degli uomini , fino a che non verranno spazzate via da un tifone , o da esplosioni belliche , continueranno a contenere creature in prigionia .
E lo stesso avviene per le navi spaziali che , silenziosamente , passano da una galassia all'altra .
Ma , la gabbia impossibile da scardinare , é il corpo , dentro al quale poca luce riesce a filtrare .
In un gioco-di-carte , non é la fortuna che determina il vincitore .
Chi perde , impreca , come la vittima di furto o ingiustizia .
Sarebbe ora che imparaste a riconoscere la finalitá della vostra esistenza terrena , e cercaste di trarne beneficio .
Non provocatevi affanno , ma neppure sottovalutate il compito .
Nella scuola all'aria aperta , l'alunno facilmente si distrae dal quaderno , che dovrebbe decorare .
Il volo d'un gabbiano , ed i rumori della foresta , gli paiono piú attraenti , che le figure dell'abbecedario .
Il maestro lo sa , finge di non accorgersi di nulla .
Redarguisce soltanto chi , per farsi notare , urla e disturba la concentrazione dei compagni .
La vita va insegnata a piccoli passi , ed é giusto che ognuno scelga un metodo diverso per apprendere le lezioni .
Ad alcuni , i libri mostrano la realtá piú profonda , mentre altri , soltanto quando si bruciano le mani , scoprono la veritá .
Il buon maestro é comprensivo con tutti , apprezza ogni tipo di sforzo , anche quando si rivela improduttivo .
Non impone un programma definito , non assegna voti , né tantomeno castiga chi dimostra di sapere poco .
Aspetta - pazientemente - che la sapienza sgorghi dal cuore d'ognuno degli allievi .
In quella classe all'aria aperta , non é obbligatorio rimanere seduti per ore .
Si va e viene liberamente , senza attraversare porte per uscirne fuori .
Presto il maestro sará inutile .
Allora , gli alunni s'alterneranno alla cattedra , sorridendo .
L'Amore sará l'unica materia , di cui tutti avranno completa conoscenza .

                                                                                             Comunicazione spirituale del 3 Gennaio passato .




martedì 20 gennaio 2015

MISTERO A PALAZZO .










A Frederick Benner , appena laureato in Medicina - nel 1973 - si prospettarono due opzioni di vita :
- rassegnarsi ad un oscuro lavoro d'assistente universitario nella cittá natale , Heidelberg , ottenendo cosí mezzi di sostentamento , e possibilitá di carriera ;
- emigrare ed abbandonare la famiglia , per dedicarsi alla cura delle malattie tropicali in paesi sottosviluppati .
Affascinato dalla possibilitá di viaggiare e conoscere il Mondo , accettó l'offerta d'un amico francese .
Patrick Melors , dirigente d'una associazione assistenziale , lo integró in un gruppo di medici incaricati di somministrare vaccinazioni a bambini africani di comunitá tribali , decimate da continui conflitti e pestilenze .
Tre anni dopo , grazie alle conoscenze acquisiste , ed alle capacitá dimostrate durante il volontariato , venne considerato per un posto di " ambasciatore medico " d'una Multi-nazionale .
Un compito non difficile : presentarsi a governanti interessati a proteggere la salute pubblica , per illustrare le virtú d'alcuni farmaci innovatori , e consigliarne un uso intensivo .
Prima d'accettare , volle assicurarsi che non sarebbe stato cinico strumento di potere , che non avrebbe ingannato nessuno .
Si tranquillizzó dopo un lungo colloquio - a Berlino - con due dirigenti molto persuasivi .
Divenne  consulente/non-dipendente di quella societá farmaceutica . con la clausola che - se si fosse sentito a disagio per qualsiasi motivo - il contratto sarebbe stato immediatamente rescisso .
Partí - il 23 Novembre del 1977 - per Stionalot , capitale dell'Oriandar .
Con due valigie zeppe di materiale illustrativo , grafici e campioni gratuiti .
In una borsa-a-mano sistemó un cambio d'abito , due camicie bianche , tre t-shirt colorate , boxer di seta e qualche calzino leggero .
Nessun'altro indumento , solo un astuccio con il minimo indispensabile per l'igiene , ed un paio di romanzi d'avventura .
All'arrivo - dopo un tribolato viaggio e molte ore di ritardo - venne accolto dal segretario personale del Sultano , che l'attendeva , pazientemente , nell'unica saletta privata del minuscolo aeroporto .
Come paesaggio circostante , vide soltanto dune di sabbia vaporosa , piú alte dell'orizzonte iridescente , ed un corso-d'acqua quasi completamente prosciugato .
Nessun albero di dimensioni superiori a quelle umane .
Pochissima ombra sulle strade in direzione della cittá .
Dieci minuti piú tardi entró a Palazzo .
Dal portone principale , due guardie , con mastini ben addestrati e scimitarre affilate , l'accompagnarono per pochi passi .
Venne lasciato solo ai piedi d'una imponente scalinata di granito rosato .
Senza ricevere alcuna indicazione , come se si volesse metterlo alla prova .
Attese qualche istante , in piedi , consultando nervosamente l'agendina , e chiedendosi dove fosse finito il suo bagaglio .
Poi , una voce suadente lo invitó a salire .
Un uomo anziano , vestito da monarca medioevale , con una tunica di porpora e velluto turchese , antichi monili d'oro e pietre preziose , scese qualche gradino .
Autoritario ma gioviale , ostentó un'accoglienza riservata ad ospiti d'onore .
S'abbracciarono come amici di lunga data , anche se non s'erano mai incontrati prima .
Il contatto ruvido della barba folta ed arricciata del sovrano fu inevitabile e sgradevole .
Ma piú fastidioso ancora , si riveló un pungente profumo, estratto da fiori e spezie dolciastre , di gusto dichiaratamente femminile .
Fortunatamente , i convenevoli furono di breve durata .
Erano giá le 11 di sera .
Il Sultano sorrise e s'assentó prima ancora che s'iniziasse a cenare .
Disse d'aver un impegno improrogabile .
Cosí Frederick si trovó seduto ad un banchetto suntuoso , con una trentina di dignitari , che parlavano poco , ed in una lingua quasi incomprensibile .
Assaggió appena , per cortesia , qualche boccone d'un cibo confezionato con ricercatezza , servito e presentato magistralmente , ma non molto appetibile .
Invece di sforzarsi ad indovinarne gli ingredienti , si lasció distrarre dall'ambiente architettonico , opulento , ma indubbiamente artistico .
Tutte le pareti erano ricoperte d'arazzi di grande formato , raffiguranti paesaggi locali ed attivitá campestri .
In uno specchio barocco si riflettevano due nudi femminili in marmo .
In pose allusive , ondeggiando sinuosamente nel chiarore d'una lampada-a-petrolio sistemata ai loro piedi .
Molto piú attraenti dei quadretti allineati nella saletta laterale , dove , in penombra  , mangiavano le mogli del Sultano .
Tutte sedute alla stessa tavolata , in assoluto silenzio .
Non sarebbero state lí , se tutto fosse avvenuto secondo programma .
Di solito , attendevano che gli uomini abbandonassero il salone , prima di riunirsi per la cena .
Ma , quella notte , il protocollo non venne rispettato , a causa del ritardato arrivo di Frederick  .
Non si volle che perdessero sonno prezioso , o che non fossero pronte quando chiamate , e cosí fu concessa un'eccezione .
Furono - peró - obbligate a coprirsi , integralmente , con Burqa di velluto nero .
E vennero sistemate il piú lontano possibile dalla tavola dell'ospite straniero , voltandogli le spalle .
Una ventina di giovani donne con caratteristiche fisiche molto simili .
Selezionate per scambiarsi il letto del Sultano , senza ingombrare o richiedere attenzioni eccessive  .
Una accanto all'altra , appoggiandosi ai gomiti , nascondevano le testoline nei piatti semi-vuoti .
Viste di schiena , sagome scure e statiche , come sacchi di stoffa , appesi ad una staccionata .
Frederick notó sinuositá che neppure il piú casto degli indumenti puó celare .
Ma presto ritornó ad occuparsi dei suoi commensali ,
Allungó opuscoli , e compresse d'un farmaco dalle proprietá digestive quasi miracolose .
Prima che gli uomini terminassero la cena , le donne scivolarono in ordine fuori dal salone .
Seguite da sguardi d'apprezzamento e da un paio di commenti , di cui non fu difficile intuire la natura .
Mezz'ora piú tardi , alle due , nella stanza allestita appositamente per lui , Frederick si spoglió lentamente .
In uno specchio si vide bello e virile .
La stanchezza , accumulata nel lungo giorno di viaggi ed impegni sociali , luccicava al chiarore lunare .
Scelse di non sistemarsi a letto sotto la zanzariera di plastica .
Si coricó , completamente nudo , su due cuscini , vicino alla vetrata principale .
Sospiri d'un alito tiepido di sabbie , ed onde piú lontane dell'orizzonte , gl'impedirono d'entrare subito nel regno dei sogni .
Il vento discorreva nel soffitto , insistente come il battere d'un cuore innamorato .
Impossibile da ignorare .
Fino a che un tintinnio metallico gli si sovrappose .
Fu quando un'ombra lo colpí in viso .
S'allungó subito , trasformandosi nell'abbraccio d'una donna piú soffocante del calore tropicale . Frederick s'impose di reagire .
Afferró la mano che gli aveva tappato la bocca .
L'allontanó appena , in modo da poter sussurrare : « Chi sei ? »
Non ricevette alcuna risposta .
Venne sommerso dalla presenza misteriosa , che , con movimenti esperti , lo portó in viaggio , fino a risucchiarlo nel suo fiore inebriante .
Un profumo d'un dolcezza indelebile aleggió nella stanza .
Quella danza di passione continuó fino all'alba , senza pause .
Presto anche le labbra emozionate di Frederick scelsero il silenzio .
Una donna disposta a tutto gli corrispose ogni bacio struggente , unendosi in un abbraccio indissolubile .
Nuda senza pudore , ma coperta dal velo del mutismo piú assoluto .
Lo mantenne sempre in totale controllo , impedendogli d'alzarsi per accedere una lampada , servire una bevanda o rinfrescarsi in bagno .
Benefició della complicitá della luna , tramontata precocemente dietro un edificio , proprio quando la vetrata si spalancó da sola .
Per ore , offrí sé stessa , ma nulla che la potesse identificare .
Fino a che , di prima mattina , raccolse la tunica dal suolo e corse via , rapida com'era arrivata .
Frederick rimase immobile , esausto .
La sentí ancora lí , accanto a sé , avvolta nel manto di stelle , che i chiarori del giorno tardavano a nascondere .
Ne percepí l'assenza , soltanto quando una brezza tiepida disperse il profumo intenso della loro notte d'amore .
Sollevó allora un cuscino , se lo sistemó dietro la nuca .
Cercó di rilassarsi ed allontanare la stanchezza .
Per qualche istante , s'assopí nel sogno appena vissuto ad occhi aperti .
Ma , invece d'un sonno benefico , un turbinoso flusso di pensieri gl'invase la mente .
Insieme a dubbi e paure d'ogni genere , affioró il desiderio di ritrovarsi , al piú presto , in compagnia di quella meravigliosa donna senza nome .
Per riuscire nell'intento , avrebbe dovuto dimostrare inventiva ed esporsi a qualche rischio , di cui , peró , non comprendeva ancora l'entitá .
La Legge in Oriandar é estremamente severa .
Prevede l'esecuzione di chi venga sorpreso con una delle mogli del sovrano .
Ed é possibile che s'applichi un rituale molto crudele e doloroso , quello dell'amputazione sessuale del colpevole .
Alla presenza del Sultano , di tutte le sue consorti , e d'un vasto pubblico , vociferante e minaccioso .
Negli ultimi due secoli , nessuno s'é meritata una pena del genere , ma - siccome il decreto che la stabilisce é tuttora vigente - ne sussiste la possibilitá .
È - peró - un argomento segreto fuori dai confini del piccolo stato .
Incrinerebbe l'immagine di pace e libertá di cui Ragiv III , in cerca d'appoggi internazionali , si vanta frequentemente .
Fredrick non ne era a conoscenza .
Poco dopo le nove , svogliato e dubbioso , si sedette a tavola con qualche dignitario di corte .
Scelse due datteri da un cestino di frutta tropicale , per accompagnare una tazza d'infuso di menta bollente .
Un valletto in livrea gli sistemó accanto un vassoio con giornali inglesi ; scomparve prima che si potesse parlargli .
All'atmosfera incantata della sera prima , s'era sostituito un abbagliante chiarore , sgarbato alla vista , ed ostile a chi avesse molto da pensare .
Frederick non si chiese perché non ci fossero donne presenti nel salone , né come fare per rintracciare quella dei suoi sogni .
Raccolse la testa tra le mani , si lasció sopraffare dallo sconforto  .
Non rispose immediatamente , quando si sentí chiedere : «  È pronto per le visite ? »
Si fece ripetere la domanda , prima d'intuirne l'enorme importanza .
Si scusó allora con l'interlucutore .
Poi balbettó : « Quali visite ? » .
Con apparente pazienza , il segretario del Sultano gli spiegó :
« Sappiamo che ha portato qui farmaci innovatori , che potranno essere molto utili a tutti i sudditi , ma prima dovranno essere dati alla famiglia reale . La benevolenza del nostro Signore é grande , permette che la medicina aiuti le sue mogli a mantenersi in perfetta salute e non invecchiare mai . È un onore mai concesso prima ad un medico occidentale . Potrá investigare le condizioni fisiche e suggerire tutte le cure necessarie . Un evento incredibile , se pensiamo che chiunque altro che toccasse , o solo parlasse con una delle beneamate , sarebbe decapitato all'istante .. » , terminando con un sorriso meno ossequioso che provocatorio .
In quel momento , Frederick si sentí raggelare .
Nella sua mente , insieme a tanti dubbi , s'era affermata la certezza di aver passato la notte con una donna estremamente raffinata , oltre che risoluta .
Non una popolana , ma una prescelta del Sultano , abituata a sedurre con la bellezza e la gentilezza dei modi .
Si stava presentando la grande occasione per ritrovarla !
Seppe - peró - mantenersi calmo ed apparentemente distaccato .
Finse di non apprezzare il programma della giornata , obiettando : « Ma io sono qui per spiegare i meccanismi terapeutici dei nostri farmaci , non per visitare pazienti come in un ospedale . Inoltre dubito che mi si possa mettere a disposizione le strutture adeguate per essere di alcuna utilitá a quelle signore ! »
Sapeva che , soltanto incontrando ciascuna di quelle donne separatamente , avrebbe potuto individuare quella che cercava .
Ma le regole di palazzo non l'avrebbero mai permesso .
In realtá , gli venne offerto un margine d'azione molto limitato : « Le visite si potranno svolgere nella sala che lei troverá piú conveniente , abbiamo anche un piccolo ambulatorio nell'ala sud , l'importante é che il nostro illuminato sovrano sia sempre presente , com'é suo desiderio . »
Udendo quelle parole , Frederick non riuscí allora a contenersi .
In un gesto di stizza , avvinghió la tavola ed un respiro molto profondo gli affannó il cuore .
Come medico , non s'era quasi mai trovato a visitare ammalati .
Agli inizi , in Africa , mentre vaccinava bambini , assistí qualche loro mamma con consigli e prescrizioni .
Poi - per anni - non gli fu richiesto alcun contatto diretto con pazienti .
Ovviamente , se si fosse trovato davanti una donna ammalata , avrebbe saputo come trattarla e cosa somministrarle .
Ma , per smascherare una delle mogli del sultano , a poco sarebbe servito il protocollo medico .
Propose :
- « È possibile visitare le signore nei loro appartamenti , ognuna nell'intimitá della sua camera ? »
- « Nessuna ha una camera privata , dormono tutte insieme in un appartamento inaccessibile agli uomini . »
- « Ed allora , perlomeno , potró vederle una per una , in modo da chiedere domande personali ? »
- « Certamente , ognuna , accompagnata solo dal sultano , sará a sua disposizione , nella sala piú idonea alle visite , mi permetto di consigliare questo salone , ch'é molto ampio ed ha una saletta laterale che dá estrema privacitá . »
Fredrick s'immaginó la scena , ricordandosi delle donne sedute al tavolo la sera prima , ed approvó il suggerimento .
Mezz'ora piú tardi , iniziarono le visite .
Le ventidue mogli si radunarono accanto ad una gigantesca stufa di porcellana , azzurra , con nasturzi arancioni in rilievo .
Vistose crepe ne sconsigliavano l'uso , ma non sminuivano il suo valore decorativo .
La bellezza produce sempre effetto , é utile , anche se spesso appare nei luoghi meno opportuni .
In silenzio , quelle ombre incappucciate si prepararono as incontrare il primo dottore-uomo autorizzato a visitarle , con malcelata preoccupazione e timidezza .
Per vincerne la ritrosia , il Sultano - lisciandosi la barba piú volte - elogió enfaticamente il Dottor Benner , definendolo un " pioniere " che avrebbe messo a disposizione la sua scienza per il bene della famiglia reale .
Quelle parole produssero l'effetto di rasserenare l'ambiente e di semplificare le procedure .
Tutte le donne s'accovacciarono allora su morbidi tappeti , qualcuna accavalló tranquillamente le gambe , non preoccupandosi piú di nascondere i polpacci .
Una - peró - abbandonó il gruppo , respirando faticosamente .
Si trascinó fino alla veranda , dove , pur continuando a tossicchiare , sembró calmarsi .
Rimase lí , in piedi , ad osservare il comportamento delle altre , prima che il marito - avendola notata in difficoltá - decidesse di abbreviarle l'attesa .
A Fredrick vennero date istruzioni precise su come comportarsi durante le visite .
Nessun contatto né colloquio diretto .
Gli era concesso soltanto di vedere qualche centimetro d'epidermide d'una zona non considerata intima .
Notó arrossamenti e graffi d'origine sospetta .
Ma ognuna di quelle donne presentava abbondanti segni d'una recente attivitá amatoria .
Cosí le visite , invece d'aiutare a risolvere il mistero , lo complicarono .
Soprattutto perché nacquero molti sguardi d'apparente complicitá .
Forse dettati dall'imbarazzo provocato dalla presenza del gelosissimo Sultano .
A Frederick non rimase che accettare l'inevitabile : la favolosa notte d'amore , appena trascorsa , non si sarebbe mai piú ripetuta !
Aveva compreso che le conseguenze sarebbero state gravissime per la colpevole , se fosse stata scoperta .
Ma , da quel giorno , divenne vittima d'un ricordo opaco , a cui fu impossibile dare i connotati d'una persona reale .
Invece di capire che il vero Amore non ha un volto , né sempre si rivela in atteggiamento affettuoso , s'aggrappó ad un'interpretazione distorta della sensualitá .
Smise di dimostrare simpatia alle donne che gli si presentarono per essere visitate .
Come chi , vedendo appassire l'ultima rosa d'estate , non capisca che , in un giardino , ogni stagione porta i suoi fiori caratteristici .






 











lunedì 19 gennaio 2015

PIOVERÀ FUOCO ??










Quando pioverá fuoco , sará giusto cercare riparo .
Per ora , é inutile proteggersi da tutto quanto cade dal cielo .
Se le sensazioni umane non possono ancora percepire il valore dell'energia cosmica , che s'assorbe ogni giorno , dedicate , almeno , un po' d'intelligenza , per approfondire il funzionamento di fenomeni impalpabili .
Il viso di chi avete conosciuto secoli fa' , che v'appare nonostante il buio della notte , é una presenza in grado di scatenarvi pensieri sconnessi .
Succede perché , in molti , non accettate la logica della vita che si ripete , e mai s'esaurisce .
La musica la sentite attraverso le orecchie , eppure é il cuore la sorgente d'armonie celestiali , al ritmo delle quali , il corpo é propenso a danzare .
Nel salone del castello assediato da un esercito molto ostile , un grande ballo viene organizzato in onore della principessa .
Lí uomini e donne dimenticano la gravitá della situazione , si lasciano trasportare dalle note , fino a sentirsi meno insicuri .
Allo stesso modo , ogni giorno , dovreste entrare nel mondo dei sogni , dove nulla é sicuro , e la bontá prevale sempre .
È estremamente ingiusto attribuire ad altri la colpa dei vostri insuccessi , che si fanno accompagnare dalla sofferenza .
Invece di cercare facili scuse , armatevi del coraggio d'ammettere limitazioni e dubbi , inerenti alla vostra condizione umana .
Soltanto cosí , emergerete dalla palude che v'imprigiona da piú d'una vita .
Ogni volta che udite un piatto tintinnare , lasciatevi rilassare dal suo suono , evitando di pensare che stia per andare in frantumi .
E , se é un'altra creatura che vi chiama cantando , non abbiatene paura : entrate con entusiasmo in un duetto , ch'é destinato a trasformarsi in un grande coro .
Questo messaggio nasce dal desiderio d'indicarvi una strada che - anche se tracciata da sempre - molto spesso , risulta invisibile , nella nebbia del vostro egoismo .

                                                                                                  Riflessioni a me trasmesse il 1º Gennaio 2015 .




venerdì 16 gennaio 2015

LE CASE BUIE .










Quando ci s'incontra in una casa buia , spesso si sente odore d'incenso , e si piange senza un motivo apparente .
Eppure , da lí veniamo tutti , dovremmo riconoscere che siamo cresciuti nell'oscuritá , che presto ci ritorneremo .
La luce energica - che attira le piante verso il cielo , le raddrizza dopo un temporale , alimentandone il vigore e la sfacciata ostentazione di potenza - diffida d'una camera nera .
Potrebbe entrarci , dissipando immediatamente le tenebre , ma preferisce mantenersi a distanza .
Non per paura , o per pigrizia .
Soltanto per mantenere un equilibrio , indispensabile al progresso generale .
Cosí , l'ombra acquista un grande valore .
Dimentichiamoci - peró - che la sua esistenza vada salvaguardata .
Al contrario - se e dove appare - va smantellata , illuminata con i nostri sforzi , e tutto l'ottimismo possibile .
Allora contribuiremo al risanamento del Pianeta , e gli edifici insalubri scompariranno .
Mi riferisco a quei luoghi , che possono anche vestire colori sgargianti , ma dove meschine attivitá predominano .
Chi si trova dentro , nutre l'egoismo .
Anche chi s'affaccia alla porta o ad una finestra , corre il rischio di diventare schiavo di sé stesso .
Abitazioni cosí si trovano dappertutto , in ogni continente , in mezzo all'oceano o sulle falde d'una montagna .
In cittá , sono diffusissime , al punto da costituire il paesaggio predominante .
Molti pensano , erroneamente , che basti dipingerne le facciate , per sconfiggere la perversitá che vi regna all'interno .
Si potrebbe dotarle d'una illuminazione spettacolare , rimarrebbero cupe come uno stagno di pece .
Soltanto rischiarando il cuore di chi ci abita - o vi si reca spesso - s'ottiene l'effetto risanante .
Ma chi é disposto a rinunciare a quella che crede sia la convenienza , una prerogativa dell'esistenza agiata ?
Cosí - in quelle case buie - continua a mancare la luce della fraternitá ed , in piú , si stabiliscono le condizioni che rafforzano l'oscuritá morale .
Eppure , dovremmo tutti sapere che nascondersi non aiuta , che siamo responsabili delle nostre azioni , anche quando nessuno le riesce a vedere .
Se fossimo convinti che i nostri comportamenti sono giustificati , li attuaremmo alla luce del sole , ostentandoli con soddisfazione .
Non avremmo bisogno di angolini bui , dove rifugiarci per agire indisturbati .
La prossima grande rivoluzione - a cui l'umanitá é destinata - sará quella che porterá a distruggere luoghi appartati , nidi immondi di depravazione e sfruttamento .
Abbattendo , uno ad uno , tutti quegli edifici  , si creerá l'ambiente che permetta alla Luce d'espandersi - senza ostacoli - e di coinvolgere tutti con il suo Amore .
Anche nelle caverne piú profonde , s'andrá a passeggiare , come ora si fa in un bel giardino fiorito .
Il cuore umano illuminerá ogni ambiente , a nessuno piú interesserá avvolgersi di complice penombra .



martedì 13 gennaio 2015

FARE SPETTACOLO !!










Mentre la psiche danza s'un palcoscenico di latta , il tram affollato si muove al di sopra delle vostre teste .
La spuma delle onde , di notte , sembra saliva , e - se un piede nudo la tocca - si ritrae timidamente .
È perchè le stelle stanno osservando .
Vegliano su tanti esseri umani in cerca d'una destinazione .
Un carrozzone variopinto , dentro al quale tutti urlano per farsi sentire .
Non é la cattiveria a motivarli .
Sono marionette ingenue , che vorrebbero essere protagoniste .
Lasciamo che sbaglino , coltivando un'immagine che non é la loro : presto capiranno d'essere fuori posto , ed abbandoneranno la scena .
Lontano dalle luci della ribalta , capiranno che il cuore é l'unica guida da seguire .
Chi cerca successo senza amare , é uno specchio freddo , che riflette le richieste d'una platea sfrenata ed incosciente .
Il mondo di quello che voi chiamate " spettacolo " , é una passerella sospesa s'un baratro .
Chi la percorre in modo irriverente , alimentando il cinico gioco dell'esibizione , corre seri rischi di ritrovarsi nel vuoto .
Non esistono antidoti , la vanitá predomina , quando si sceglie un piedestallo per mostrarsi agli altri .
Soltanto se ci si arma d'Amore , é possibile divertire un'altro essere umano , in una stanza , come all'interno d'un teatro .
Ogni attore , cantante o musicista in cerca di pubblicitá , ricordi che - dopo lo show - deve ritornare dai suoi figli , e guardarli negl'occhi , senza provare vergogna .
Un momento di celebritá usurpata , non giustifica atteggiamenti degradanti , per quanto innocui possano sembrare a molti .
Non va dimenticato che l'equilibrio morale é poco diffuso , e che chi contribuisce ad incrinarlo , si rende responsabile enormemente .
Può invocare attenuanti , attribuire a sostanze artificiali , e compagnie equivoche , la colpa dei suoi atti , ma sa che - in realtá - sta ipotecando le qualitá artistiche di cui é beneficiario .
Questo messaggio si rivolge principalmente ad una generazione che vive senza ideali e autodisciplina .
Tutti dovrebbero - peró - ammettere che sono parte in causa .
La vera arte del divertimento non consiste in volerlo provocare a tutti i costi ,
Sta nel saperlo ricercare dappertutto , spesso lontano dalle scene e dalle folle urlanti .

                                                                                                        Messaggio del 27 Dicembre scorso .




martedì 6 gennaio 2015

VESTI SONTUOSE .










Le vesti sfarzose s'impigliano nei rovi molto piú facilmente che un saio ruvido e lacero .
La mano callosa non si lascia scalfire dai granelli di pietra , che tanto angustiano la pelle delicata d'un bambino appena nato .
Eppure , alla fine del ciclo d'una esistenza , tutto ritorna ad essere insignificante .
Tu , io e miliardi d'esseri di passaggio .
Conta soltanto l'esperienza acquisita , il bagaglio che nessuno puó vedere , ma che pesa come un macigno .
Dove l'etere é rarefatto , e parete azzurre ricoprono gli orizzonti , s'appare austeri indipendentemente dall'abito che s'indossa ; non é obbligatorio volare , camminare é inutile .
Chi soffre di piú non lo dimostra .
Piange chi é ancora incapace d'amare .
Cambiare pianeta diventa facile come voltare la pagina d'un libro .
Molte le parole scritte , pochissime quelle importanti .
Non iniziano con lettera maiuscola , né terminano con suffissi .
Per incontrarle , e riconoscerle con certezza , basta passare il dito sopra un testo , lasciare che siano loro a parlare attraverso fremiti elettrici .
In ogni biblioteca alloggiano pagine colme di sapienza .
Pochi si soffermano a leggerle - peró : molto spesso , passano oltre , alla ricerca d'emozioni estranee .
L'Uomo che tutti conoscete , e che ha mutato il mondo , usava del verbo , senza bisogno di mostrarlo scritto .
Narrava storie che tutti sapevano giá .
Con la forza d'un fiume in piena , in corsa verso il mare , riversó il suo Amore su ogni creatura , non aspettandosi di venire ricambiato .
Innescó , cosí , un meccanismo che comincia a dare frutti adesso .
Dissipó l'ombra con un gesto semplice della mano .
Ed il Cielo - d'allora - guarda giú , desiderando abitare sulla Terra .

                                                                                                Ricevuto il 2 Gennaio passato .





venerdì 2 gennaio 2015

ATTENTI ALLE MONTAGNE !!









Se ci tappiamo gli occhi con le dita , vediamo molto di più .
Al buio , il vento ci guida , é impossibile incespicare .
Basta seguire l'istinto ed il profumo dei fiori .
Ma anche una musica lontana ci guida , dà forza , se il cammino é faticoso .
Chi ha paura dell'oscuritá , pensi che non si é mai soli ; proprio chi non si vede , é presente nel modo più completo .
Camminare senza una lanterna - quindi - non é follia , ma prova di chiaroveggenza , di fiducia nei compagni di cordata .
Mille anni fa' , Laurilio cadde pesantemente in un crepaccio .
Il suo corpo é ancora lá , intatto , immerso nel ghiaccio .
Per troppo tempo , i suoi occhi dell'anima videro soltanto l'azzurro della cella , lui non comprese il perché di quella prigionia .
Sarebbe ancora vincolato lá dentro , se la sorella , Amarilla , dopo aver cercato per valli e montagne , non avesse affidato alla preghiera , il compito di terminare la ricerca .
Per l'Amore sincero , non esistono barriere , né ghiacciai ; nulla puó fermarlo .
Ora Laurilio vive con noi , felice d'essere stato soccorso ; spera di poter essere utile a chiunque si perda tra i monti , o scivoli in un burrone .
Come lui , sono milioni gli spiriti che si dedicano ad assistere gli umani in difficoltá .
Per ottenere la loro collaborazione , fate come Amarilla : chiedete una mano , umilmente e senza diffidare !
Nella Alpi , a lato dell'aquila e dei caprioli , s'annidano ancora molte vestigia di sanguinose battaglie , ogni pietra ricorda atrocitá , commesse in nome d'una libertá relativa .
È tra quei monti che s'aggirano molte anime disperate .
Chi scambia un declivio innevato per una pista d'alta velocitá , dovrebbe , almeno per un momento , chiedersi se non sta contaminando un luogo sacro .
È vero che non ha colpa del passato , a cui non abbia preso parte .
Se - peró - intuisce d'aver contribuito , un tempo , a massacri perpetrati al riparo di quelle foreste , farebbe meglio a togliersi gli sci , e camminare in punta di piedi .
Certo , non soltanto sulle montagne , furono commesse atrocitá .
Ma in un ambiente puro , le conseguenze durano piú a lungo .
Queste parole sono dettate dal desiderio d'illuminare , nella speranza che vi servano per riconsiderare aspetti , che molti di voi hanno interesse economico ad ignorare .

                                              ************************************

Maschere nere , che non scoprono nemmeno gl'occhi , passano una davanti all'altra , come sipari che si sovrappongono , alternandosi a coprire la notte .
Sono gli spiriti delle montagne che non si fanno vedere , e non si specchiano nei laghetti alpini .
Cantano una canzone dolorosa , che voi scambiate per l'ululare dei lupi ed il fruscio del vento .
Il torrente , che accoglie la rugiada dei prati , e la trasporta a valle allegramente , é via aperta a molti sentimenti .
Su sassi levigati , rimbalzano le anime d'una umanitá dimenticata da molti decenni , da quando la loro patria fu unificata .
Saliamo verso la vetta , anche se non la vediamo .
In un sentiero bagnato ci perderemo , ed allora capiremo perché incute paura avventurarsi nella terra , che ospita chi s'era stancato di correre .
Indossava una gonna , pur sapendo d'essere uomo e guerriero feroce .
Non esistono luoghi piú bellicosi delle montagne silenziose , che dormono un sonno apparente , ma fremono d'inquietudine .
Cercar funghi é un'attivitá perturbante , perché si devono indovinare i pensieri delle piante , provocar loro dolore .
Non sorprende che molti vengano avvelenati da colori sgargianti e profumi attraenti , o dal morso d'una vipera , decisa a vendicarsi di torti molto antichi .
Aggirarsi nella foresta rappresenta una manifestazione d'una volontá provocatoria , non é un passatempo innocuo .
Rotolarsi nei prati - invece - é salutare , come gioco e mezzo di locomozione .
Sul muschio e l'erba viscida , non si soffermano gli spiriti di chi soffre , e vorrebbero provocare dolore .
Preferiscono rimanere attaccati ad un tronco che li protegga .
Gli alberi lo sanno e non si preoccupano .
Ma anche loro , a volte , si sentono contro un peso insopportabile , e fanno di tutto per liberarsene , scuotendosi ed invitando la tempesta a fustigarli .
Non stupisce che , anticamente , si credesse che i boschi albergassero presenze scomode , perverse divinitá poco benigne , spesso dedite a martirizzare gli uomini .
Quante donzelle si persero , e mai ritornarono da passeggiate tra gli alberi , alla ricerca di frutti scarlatti ed un po' d'intimitá ?
Ma anche uomini barbuti , esperti cacciatori , scomparirono tra le fronde secolari d'un ambiente , apparentemente idillico , eppure invaso da rancori .
Per chi vive in una cittá popolosa , un luogo abbandonato sembra calmo e tranquillo , ma molti deserti sono affollati ; é sulle cime della montagne che ci si contende , a colpi di spada , il sasso con la vista piú ampia .
Lo stesso avviene nel piú profondo abisso , su un'isola sperduta , o una nuvola leggera .
Non esistono posti disabitati .
Se Dio é dappertutto , é perché la sua presenza é necessaria anche dove non immaginate che ci sia vita .
Rassegnatevi all'idea ch'é impossibile essere da soli !


                                                                         Messaggio ricevuto - in due parti - il 15 e 16 Dicembre 2014







.



giovedì 1 gennaio 2015

UN UOMO RICURVO .










La stanchezza d'un uomo ricurvo , che trasporta sulle spalle legna raccolta nel bosco , é un segnale di progresso .
Sanguina un dito della sua mano destra , i piedi gli si ribellano in scarpe inadeguate , eppure lui s'affretta , come se temesse d'arrivare tardi ad un appuntamento importante .
Per vincere la solitudine , ripete a bassa voce una cantilena , fatta di parole collezionate sul libricino di quand'era bambino .
La notte non spaventa chi sa cosa contiene , perció lui sicuramente non si lascerá perturbare dalle prime ombre della sera .
Continuerá la sua escursione verso un angolo sicuro , dove liberarsi della fascina e darle fuoco .
Poi , s'addormenterá accanto alle braci , il meritato riposo lo ripagherá della giornata faticosa .
Al mattino seguente , lavandosi il viso con l'acqua d'una roggia tranquilla e pura , scorgerá una figura bianca , delicata , intenta a chinarsi su sé stessa .
Incontrrá cosí la madre dei suoi figli , la compagnia di lacrime e sorrisi , piaceri e privazioni .
Con lei parlerá soltanto dopo averla accarezzata , ed aiutata a scendere da cavallo , ma i discorsi altro non saranno che ripetizioni d'una scena giá interpretata piú volte .
Come quell'uomo , e la fanciulla che colpisce la sua attenzione , tutti voi viaggiate tra il bosco e la roggia , alternando l'uso del fuoco , all'acqua che purifica il corpo .
Cosí avviene da molti secoli .
Cambiano i costumi e le mode , i vestiti che s'indossano ed i mezzi di trasporto , il modo d'esprimersi e l'atteggiamento a cui si ricorre , ma , per molto tempo ancora , l'uomo raccoglierá legna nel bosco , si riposerá al calore d'un faló , in attesa d'incontrare chi ne condivida il resto dell'esistenza .
Sono cicli ch'é impossibile interrompere .
Né la scienza , né la cultura  , li dovrebbero alterare .

                                                                                                Questo é il messaggio d'ieri , contenente auspici per il nuovo anno .