giovedì 28 agosto 2014

UN PAIO DI ALI BIANCHE .











Un paio di ali bianche , candide come una nuvola appena nata .
Se le immaginiamo attaccate ad un angelo , non c'é difficile - socchiudendo gli occhi - seguirne la traiettoria in un cielo terso , su e giú , in un moto spontaneo , che stupisce o irrita , tanto sembra facile .
Mi chiedo se - sentendomele dietro le spalle - saprei presto come utilizzarle , o rimarrei immobile , incapace di volare ?
L'argomento rimane sospeso per aria , almeno fino a quando si materializzerá la necessitá d'affrontarlo .
Per Sailosi , invece , fu proprio necessario porsi il problema e cercare di risolverlo .
Un mattino , svegliandosi , provó una strana sensazione d'impaccio , come se qualcosa lo incollasse alle lenzuola .
Si giró su sé stesso per districarsi ed alzarsi dal letto .
Fu allora che capí : la promessa ricevuta , era stata mantenuta !
Poco prima , durante il sonno , aveva visto Tiko , un pescatore tragicamente scomparso in una tempesta , vittima della sua imprudenza e d'un guasto meccanico .
Aleggiava all'orizzonte , come un gabbiano in cerca di pesce .
In un breve colloquio , Sailosi aveva chiesto a Tiko come si sentisse , se fosse difficile la vita nell'aldilá .
In risposta , fu invitato a provare le stesse sensazioni .
E , per quanto improbabile vi possa sembrare , fu proprio quello che successe .
Ma trovarsi un paio d'ali sulla schiena , non significa necessariamente poter volare .
Sailosi lasció che i dubbi lo assalissero .
Invece di spalancare una finestra e lanciarsi nel vuoto , con entusiasmo e fiducia , rimase in piedi a pensare che fare .
Quando provó ad aprire le braccia ed agitarle , non riuscí a sollevarsi dal pavimento neppure d'un centimetro .
Si convinse allora d'essere stato ingannato da Tiko .
Da quel giorno non uscí piú di casa .
Temeva che qualcuno potesse notare il paio d'ali , ed approfittare per schernirlo .
Non sopravvisse al peso della situazione , da lui stesso provocata .
Se avesse dimostrato coraggio e decisione , ora , libero e felice , si muoverebbe tra le nuvole ,
Ma , invece di fare come il vento , divenne un oggetto pesantissimo , contorto e macerato .
Non sopravvisse a lungo a quella condizione .
Un collega di lavoro , che , preoccupato per la sua assenza prolungata dall'ufficio , decise di cercarlo a casa , lo trovó inanimato ai piedi del letto .
Vide le ali bianche spiegate ,
Incuriosito , pensó subito di provarsele , di farne buon uso .
Le staccó delicatamente dal corpo di Sailosi , se le si sistemó addosso , e spiccó il volo .









mercoledì 27 agosto 2014

ANTONELLO , ....... UNO DEI TANTI !!















Antonello nacque una mattina d'un giorno di tarda primavera , piú d'una trentina d'anni fa' .
Si trovó cosí in una famiglia borghese , di quelle che vivono all'insegna del materialismo piú sfrenato .
Trascorse un'infanzia comoda , ma - in molte occasioni - frustrante .
Non alimentó conflitti nei confronti nei genitori , spesso assenti , e del fratello maggiore , arrogante ed egoista .
Invece preferí presto chiudersi in sé stesso .
Alunno modello a scuola , suscitava l'invidia dei compagni .
Ma mai si sentí in colpa di sapere piú nozioni degli altri , di portarsi dentro un bagaglio sofisticato , acquisito prima di tornare sulla Terra .
La sua adolescenza passó rapidamente , senza particolari sussulti .
Poi , la sera d'un Sabato d'Ottobre , incominciarono le sorprese .
Stava osservando la volta stellata , riflessa , in parte , sulla superficie liscia d'un laghetto di montagna , quando un soffio di vento ne cancelló l'immagine .
Al suo posto , apparvero fiori iridescenti che , rincorrendosi sull'acqua . formarono una cascata orizzontale .
Di fronte ad Antonello si materializzó un bel viso di donna , il cui sorriso dolce e pacifico , emanava essenze floreali e luce diffusa .
Colto da panico improvviso , il ragazzo credette di trovarsi di fronte ad un'allucinazione .
Per lunghi istanti , dubitó delle sue condizioni mentali , soprattutto quando la donna parló .
Si , gli parve d'udire una voce suadente che sussurró :
- Non aver paura , sono qui per aiutarti .
Quella visione sparí subito dopo , prima ancora che Antonello potesse manifestarsi .
Avrebbe volentieri catalogato l'episodio come una " stranezza " inspiegabile , da dimenticare , e sulla quale non soffermarsi troppo .
Ma successe che , la sera successiva , sempre dalla riva di quello specchio-d'acqua , vide ripetersi la stessa scena .
Anche in quell'occasione , non riuscí a pronunciare parola .
Si rese conto - peró - che la misteriosa signora era in grado di leggergli i pensieri , e rispondeva subito a tutte le domande che lui avrebbe voluto porle :
- Sí , sono uno Spirito ; no , il mio corpo fisico non esiste piú , s'é decomposto da piú d'un secolo fa' ; certo t'accompagno da tempo , da molti piú anni di quelli che tu hai vissuto in questa esistenza ; no , non ti voglio obbligare ad alcuna azione ; vedo che hai bisogno d'una guida ed eccomi qua !
Tutte parole difficili da ignorare .
Da allora Antonello capí di non essere piú solo .
Smise di commiserarsi , di sentirsi ignorato e frainteso .
Ogni qual volta si trova ad affrontare un problema o una vicissitudine , sa a chi rivolgersi per consigli e conforto .
La settimana precedente alla prima apparizione , la Polizia Stradale lo inseguí e fermó per " guida erratica ed in-contromano " .
Gli confiscarono l'auto ed i documenti .
Il fratello disse allora di non poter sopportare il disonore d'un fatto del genere
Convinse i genitori a reagire con severitá estrema .
Cosí nessuno aiutó Antonello a difendere il suo caso .
Ed , in Tribunale , un Giudice implacabile decise di sospendergli la patente per un anno intero .
È probabile che , senza un aiuto Superiore , sarebbero sopraggiunte conseguenze ben piú disastrose .

Per favore , non crediate che questo raccontino sia frutto della mia immaginazione .
Se , anche voi , vi sentite '" accompagnati " - come succede ad Antonello - non stupitevi !
Invece di spaventarvi e ricorrere ad uno Psichiatra , accettate , con la massima naturalezza , la voce che vi sgorga dal Cuore , quella che vi dice che , per percepire la Realtá , non bastano cinque sensi .



martedì 26 agosto 2014

UN FIORE STRACCIATO .













Non si creda che l'aiuto di Rimba sia destinato soltanto a chi gli appare davanti , in cerca di consigli .
Sono molti altri i modi che utilizza per diffondere la sua Luce Amorevole .
Tra le tante attivitá assistenziali , segnalo la raccolta di alimenti , ed oggetti utili , destinati ai bisognosi .
Si reca di persona , ogni giorno , ad Ospedali , Carceri e Case di Riposo , per visitare e consolare un grande numero di sofferenti .
Ha recentemente aperto un Centro d'Accoglimento , dove ci si occupa di bambini abbandonati e donne vittime di violenza domestica .
Ma é soprattutto ascoltando il resoconto di problemi , che affliggono chi gli si rivolge direttamente , che l'efficacia del suo intervento raggiunge il massimo .
A volte , basta un sorriso o un'occhiata d'intesa ; spesso , é attraverso commenti ed indicazioni che ottiene benefici risultati .
In alcuni casi - i piú spinosi - ricorre all'ausilio di metafore o d'un racconto improvvisato , che suggerisca conseguenze comportamentali , ed inviti a riflettere .
So che Rimba , sicuramente , agisce sempre sotto l'influsso positivo di elevate entitá spirituali , che lo assistono e consigliano .
Quindi penso che dovremmo tutti prestare la massima attenzione a quello che dice .

Qualche giorno fa' , a mezzogiorno , apparve sotto il Baobab , un uomo di mezz'etá , appropriatamente vestito e conscio della sua eleganza .
Si guardó intorno a lungo e , poi , si presentó affermando d'essere disposto ad aiutare chiunque avesse bisogno .
Cosí Rimba pensó che - almeno quella volta - non avrebbe dovuto elargire alcun consiglio .
Volle , allora , sapere dall'altro in che modo intendesse esercitare la beneficienza , quali fossero i suoi progetti .
- Ah ! È appunto per questo che sono qui ! - rispose l'uomo , irritato .
Il tono delle sue parole non diede àdito a dubbi , chiunque vi avrebbe scorto un senso di frustrazione .
Che venne spiegata , quando - dopo una pausa di riflessione apparente - continuó :
- Beh ! Ecco ... avevo pensato d'andare in Africa a soccorrere i rifugiati , che scappano dall'Irak , ma ho saputo che ci sono molte speculazioni , e gli aiuti umanitari , invece di finire a loro , cadono nella mani di persone poco scrupolose , cosí ho deciso di non far parte d'un gioco cosí infame !
Rimba non interrompe mai chi gli parla , ma - per una volta - avrebbe fatto volentieri un'eccezione .
Attese comunque il suo turno verbale .
Quando si sinceró che fosse il momento opportuno , disse :
- Capisco . ma allora che farai ?
- Appunto , appunto , non so che fare ... c'era un'altra opzione sulla tavola : ho letto che un'Agenzia recluta volontari per assistere gratuitamente gli anziani che non si possono permettere una badante , m'era parsa una buona idea , ma poi mi sono informato ed ho capito ch'é una maniera di sfruttare la situazione per imporre altri servizi a pagamento , cosí mi guardo bene ...
Rimba rimase zitto , ma con lo sguardo manifestó perplessitá .
L'uomo non se ne accorse ed aggiunse :
- A proposito , proprio ieri venne a trovarmi mia zia , poverina , una vecchietta molto ammalata e sola . quasi cieca , ha bisogno che le leggano la posta , come se fossi io il responsabile dei suoi problemi ... ai suoi figli non chiede mai nulla e quelli passano la vita divertendosi ... cosí le dissi d'andare da loro a farsi aiutare , l'ho fatto perché capisca quanto é importante la famiglia ..
A quel punto , Rimba perse la sua proverbiale pazienza e sbottó :
- Ma allora ?
- È che vorrei che si capisse com'é difficile , non lasciano proprio che chi ha buone intenzioni faccia del bene , soprattutto se ha un minimo d'intelligenza e vede come funziona il sistema ...
Con una smorfia , l'uomo s'adagió sedendosi .
Attese un responso con aria fiduciosa , come un avvocato che s'é appena rivolto alla corte , esponendo la difesa del suo cliente .
Rimba chiuse gli occhi , appoggiandovi sopra le mani giunte , in cerca d'ispirazione .
Dopo qualche istante di raccoglimento , s'illuminó ed inizió a raccontare :
- I fiori non sono stati creati soltanto per allietarci la vista o decorare case e giardini , sono soprattutto degli esempi di comportamento generoso ! Da loro possiamo imparare una lezione importante , quella dell'Amore . È meraviglioso osservare come nascano dappertutto , anche in terreni aridi o ricoperti di rifiuti , a lato d'una fabbrica puzzolente o sul bordo d'un fiume inquinato . Non ricercano l'opportunitá o il luogo giusto per sbocciare , seguono l'impulso irrefrenabile di donarsi incondizionatamente , d'allietare chi li osserva . Sono consci della loro funzione Universale e vi ci dedicano con entusiasmo .
Quanto alla missione che dovresti intraprendere tu , mi pare ovvio che non sia ancora ben definita , ma , sicuramente , non é la caritá che l'ispira .
Se t'importasse davvero d'aiutare il prossimo , non cercheresti scuse per non farlo , saresti come il loto che non si vergogna di fiorire in uno stagno putrido .


lunedì 25 agosto 2014

MEDICI CELESTI ...













Gli ammalati sulla Terra devono ricorrere a cure mediche .
Se negassimo questa affermazione , rischieremmo di minare le strutture portanti della nostra societá , e di compromettere il progresso scientifico , che deriva dalla ricerca .
Avviene - peró - che un numero sempre maggiore di persone incominci a chiedersi fino a che punto sia lecito , ed auspicabile , delegare - ad uno o piú rappresentanti della Medicina Ufficiale - il compito di vincere le proprie malattie .
Si sta ormai diffondendo la percezione che , chi ci offre un'opinione allopatica , spesso pensi soltanto al proprio tornaconto .
Cosí , molti si rivolgono a curatori " alternativi " , che privilegiano un approccio piú intimo e personale nel corso delle terapie .
Ma si tratta - comunque - di un'opzione che , per quanto efficace si possa rivelare , raramente attinge le radici dei problemi di salute .
Per " guarire " in modo completo e duraturo , é necessario capire le ragioni che hanno determinato l'insorgere del male fisico .
Altrimenti faremmo come chi ,  per sconfiggere un incendio boschivo , si limita a raccogliere qualche foglia secca , ed a metterla in una scatola di latta .

Permettemi ora di rivelarvi le mie convinzioni a riguardo .
Secondo me , le patologie del corpo hanno tutte - indistintamente - origine nello Spirito .
E non é dedicandosi soltanto a minimizzare la sintomatologia fisica , che si puó ribaltare la situazione .
Se ci guardassimo dentro , con coraggio e decisione , finiremmo per ammettere che é a livello della nostra essenza che bisogna agire .
Sono pochi - peró - coloro che si sentono in grado di eliminare , drasticamente ed in poco tempo , ogni elemento negativo contenuto nell'Anima .
A tutti gli altri , consiglio di chiedere aiuto " Superiore " .
So che , chi si serve dei " Medici della Terra " , si aspetta cure prodigiose , ed esegue scrupolosamente tutte le loro disposizioni , anche quelle che provocano disagio .
Non é mia intenzione scoraggiare tali persone , che capisco si sentano parte d'un sistema che , apparentemente , offre sicurezza .
Affermo soltanto che é per mezzo d'un processo spirituale , che ho verificato personalmente , che i loro problemi di salute potrebbero scomparire .
In questo articolo introduttivo , evito d'offrire prove scientifiche che dimostrino l'esistenza di " Medici Celesti " .
Ma vi garantisco che esistono , e che esercitano poteri molto piú efficaci di quelli a cui siamo abituati .
Con Amore incondizionato , accolgono tutte le richieste d'aiuto che vengano loro rivolte .
Utilizzano il Fluido Cosmico per ristabilire l'equilibrio che allontana tutte le patologie , anche quelle che la Medicina Umana ancora non conosce , o non sa come trattare .
Ma , per favore , diffidate da chi non offra gratuitamente questo tipo di servizi .
Non é lecito vendere ció che non ci appartiene .
I veri " Medici Celesti " sanno bene ch'é cosí , e mai chiedono nulla in cambio per il loro aiuto .
Chi si senta bisognoso , si rivolga con estrema fiducia a un Centro Spiritista di provata serietá .

Quanto a me , resto sempre disponibile per qualsiasi schiarimento .






giovedì 21 agosto 2014

LA PALLINA DELLA FELICITÁ ...

Al momento della nascita , una volta tagliato il cordone-ombelicale , tutti noi riceviamo una valigetta di colore iridescente , impalpabile ed eterea .
C'arriva insieme ad una sberla , qualche parola di circostanza , lacrime e sorrisi dei presenti .
Non é facile individuarla nel trambusto del momento .
Anche perché é d'un materiale che non esiste sulla Terra , una specie di pellicola trasparente , ma sufficientemente densa e spessa , che costituisce un involucro resistente e protettivo per qualsiasi contenuto .
Se non fossimo cosí piccoli e spaventati , probabilmente la curiositá prevarrebbe , e , ben presto , c'avventureremmo ad aprirla , rovistandoci dentro .
Invece - quasi sempre - le necessitá piú impellenti della vita prendono il sopravvento .
Cosí , quella valigetta finisce in un angolino della stanza d'ospedale - o di qualsiasi altro luogo dove sia avvenuto il parto - e viene dimenticata .
È davvero un'importante occasione mancata , per la maggior parte di noi - vi assicuro .
Non che capiti sempre , ed a tutti , d'ignorarla .
Molti , prima o poi , nel corso della loro esistenza , se la ritrovano tra le mani ed hanno la possibilitá di esplorarla .
Raramente - peró - arrivano ad aprirla completamente , in modo da estrarre tutto quello che contiene .
Danno una sbriciatina affannosa e poi rimettono tutto a posto , guardandosi attorno circospetti , con timore d'essere visti .
Dimostrassero un po' piú di coraggio e decisione , troverebbero articoli importantissimi e molto utili per superare qualsiasi difficoltá , ogni giorno .
Un contratto da firmare , per suggellare un patto , con noi stessi , che dia un significato , ed una direzione precisa , al cammino che ci accingiamo ad intraprendere .
Diari di vite passate , in cui abbiamo pazientemente annotato e descritto tutte le nostre esperienze .
Sarebbero una guida preziosissima , per evitare di ripetere sempre gli stessi errori , e cadere in molte trappole , che ci vengono tese .
Ci sono anche tante fotografie , molte delle quali sono ritratti di persone che incontreremo , e che costituiranno ostacolo , od offriranno collaborazione , ai nostri progetti .
Spesso ingiallite e sbiadite , al punto di risultare difficilmente riconoscibili , ed inutili come avvertimento .
Qualche vestito d'epoca , ovviamente fuori-moda , ma ancora indossabile per coprirci difronte alle intemperie .
Completano il bagaglio oggetti personali , suppellettili che variano , a seconda della necessitá che vengano attribuite loro .
Costituiscono di certo una conferma dei valori e dei gusti , che la differente evoluzione ha determinato in ciascuno di noi .
Pertanto , il contenuto di ogni borsa varia enormemente .
Ma in nessuna manca mai una piccola pallina rosa , che - spesso - si nasconde sul fondo .
È la PALLINA DELLA FELICITÀ .
Chi arriva a trovarla , dovrebbe stringerla tra le mani - impossessarsene - trarne piacere e soddisfazione .
Non abbandonarla mai .
Succede invece che quasi mai ne capisca l'utilitá .
Chi é sufficiente saggio la tocca , a volte l'accarezza , ma poi comincia a giocarci , la lancia in ogni direzione , si stupisce e si lamenta , vedendola rimbalzare sempre piú lontana .
Ma se la lascia sfuggire per sempre .



martedì 19 agosto 2014

DIAMANTINA .















A volte entriamo in un negozio per semplice curiositá , non alla ricerca d'un oggetto specifico .
Lo facciamo in modo quasi istintivo , apparentemente dispensandoci da qualsiasi processo decisionale .
Ma - anche se non ne abbiamo coscienza - si tratta d'una importante manifestazione della nostra intelligenza ,
Lo stesso avviene in moltissime altre situazioni quotidiane .
Sí , perché ogni istante conta enormemente .
Si cammina sempre verso la Luce , non soltanto nei momenti a cui attribuiamo particolare valore .
Cosí , per favore , cerchiamo di dar significato ad ogni nostra minima azione , riflettiamo prima di prendere qualsiasi iniziativa .
A volte l'eroismo si cela nei luoghi piú improbabili .

Diamantina é una brezza mattutina , che s'aggira tra boschi d'eucalipto e betulla , senza creare scompiglio , ma non dimenticandosi mai di risvegliare le fronde assopite .
Se fosse una persona come noi , dotata d'un corpo tangibile , probabilmente ricorrerebbe al sonno diurno , per riposarsi dopo ogni sforzo eccessivo .
Invece , deve movimentarsi , forzatamente , al ritmo che - un tamburo immaginario - scandisce , senza preavviso .
Ma non pensiate che la sua vita abbia poco significato .
Proprio ieri ha compiuto un gesto degno di menzione .
Quando il sole cominció ad arroventare la polvere posticcia di qualche pietra rotolante , Diamantina ebbe la sensazione di non essere sola nel bosco .
Serpeggiando su e giú nell'atmosfera , non le fu difficile scorgere una presenza estranea .
La sagoma d'un uomo ricurvo e claudicante .
Scuro piú della sua ombra , camminava lentamente con aria circospetta , come intuendo che Diamantina non l'avrebbe lasciato agire indisturbato .
Si proteggeva la capigliatura folta e sudicia con un cappellaccio di stoffa grezza .
Quasi nudo , portava - tra le dita aride e callose - uno straccio ed una bottiglia di petrolio .
Diamantina ne capí immediatamente le intenzioni e rabbrividí .
Non perse tempo .
Con un colpo improvviso e violento , obbligó l'uomo ad appoggiarsi ad un tronco per non cadere .
Sollevó poi un turbinio di foglie secche e semi-decomposte , fino ad annebbiare l'orizzonte .
Innervosí il nemico inviandogli pulviscolo negli occhi .
Ma non riuscí ad impedirgli di continuare nei suoi propositi .
Sequestró allora , per un paio di volte , la fiamma dell'accendino , con il quale l'uomo intendeva appiccare il fuoco .
Lo sentí imprecare contro tutti e tutto ; lo vide rotolare al suolo , in cerca di riparo .
Poi , vicino ad un arbusto secco di rododendro , sprigionó la prima scintilla , propagandola con il fiato della sua bocca .
In quel momento Diamantina capí d'essere incapace di vincere da sola il Male .
Abbandonó il campo di battaglia e chiese aiuto , umilmente .
Con devozione e fede .
In cinque minuti il giovane incendio s'incamminó , comodamente , sulla via della devastazione , mentre l'uomo se ne scappava in direzione opposta .
Ma prima ancora d'arrivare al parcheggio , si ritrovó fradicio di pioggia .
Accorso non si sa dove , una nuvolone nero , aveva aperto il suo pancione sopra il bosco , salvandolo dalla morte .
Diamantina ringrazió , ma non rimase a guardare .
Con il soffio arrabbiato e gelido , trasformó le gocce che cadevano in grossi chicchi di grandine .
Bersaglió l'uomo ed il suo camioncino , impartendo una sonora lezione .

Ditemi  : se fossimo anche noi una brezza mattutina , non avremmo fatto lo stesso ?




domenica 17 agosto 2014

GIUSTO !!!










Rimba raramente parla a sproposito .
Nel corso di tanti anni , passati ascoltando le parole , spesso affannate , di chi gli si rivolge in cerca di conforto e schiarimento esistenziale , ha imparato che il silenzio é - spesso - la piú preziosa forma d'aiuto .
Ma non se ne sta zitto perché non ha nulla da dire .
È che apprezza i suoi limiti e quelli di tutti noi , e percepisce che la realtá s'estende ben oltre il campo visivo immediato .
Sa che siamo ancora molto vincolati a sensi imperfetti , che impediscono d'afferrare la logica Superiore , meccanismo perfetto che organizza e coordina tutto .
Se ne fossimo coscienti - anche noi come lui - capiremmo che le difficoltá altro non sono , che salutari lezioni , opportunitá per migliorarci ed armonizzare la nostra esistenza , all'inteno d'un contesto piú ampio e significativo .
Recentemente si presentó a Rimba una ragazza molto giovane , in evidente stato di disperazione .
A causa d'un incidente stradale , aveva appena perso entrambi i genitori .
E anche l'unico fratello , che - di ritorno d'un viaggio intorno al mondo -  s'era riunito alla famiglia da poco .
Cosí , nessuno era piú in grado d'occuparsi di lei .
Singhiozzando , cercó di riferire i problemi pratici a cui si doveva confrontare , e che le apparirvano insormontabili .
Ma - dalla bocca contratta - solo le uscirono parole disarticolate e poco comprensibili .
In quella situazione estremamente patetica , chiunque si sarebbe sforzato di consolarla ed anche d'offrirle qualche aiuto pratico .
Invece Rimba rimase impassibile , nemmeno accentuando il sorriso con il quale l'aveva accolta .
Lasció che la giovane esponesse il suo sconclusionato racconto , senza farle fretta o rivolgerle domande .
Poi - quando intuí che fosse il momento opportuno - si guardó intorno .
Vide allora un uomo , d'aspetto molto benestante , che - appoggiato ad un muretto - non si dimostrava minimamente interessato ad approssimarsi .
Sembrava attendere pazientemente che qualcuno lo raggiungesse lí .
Assorto nei suoi pensieri - ad una distanza considerevole - sicuramente non era in grado d'ascoltare le loro parole .
Passarono ancora alcuni minuti prima che la ragazza , delusa dalla mancanza di colloquio , decidesse ch'era giunta l'ora d'andarsene .
Lasció l'ombra di quell'enorme Baobab , e se ne scappó via , mugugnando qualche imprecazione .
Venne cosí , per Rimba , il turno di ricevere qualcun'altro .
Ma , quando si fece avanti una signora vestita di nero , che da tempo era intenta a leggere una rivista , lui l'invitó a pazientare , ad indietreggiare .
Volle prima incontrarsi con l'uomo del muretto .
Tentó d'attrarne l'attenzione con un gesto della mano , seguito da altri movimenti inequivocabili .
Ai quali quello rispose voltandosi a guardare in un'altra direzione .
Comprendendo la situazione , altre persone pensarono d'avvicinarsi per esporre i propri problemi .
Ma Rimba s'alzó in piedi di scatto , come per accingersi a camminare .
In un attimo , forse per il calore asfissiante - certamente per l'incapacitá a cui aveva ormai abituato le sue membra , mantenute spesso inerti - si ritrovó barcollante , perdendo progressivamente i sensi .
Vedendolo svenire , tutti accorsero per sorreggerlo .
La vecchietta in lutto , che - lentamente - s'alzó dalla vicina panchina e l'uomo benestante - che abbandonó il muretto lontano per precipitarsi - furono tra i primi ad arrivare .
Inaspettatamente , in quell'ambiente di pace ed armonia , nacque cosí un alterco , determinato dal desiderio d'entrambi d'essere in prima fila , nel tentativo di soccorso .
Dopo essersi scambiate parole poco amichevoli , lei lo colpí con una gomitata al basso-ventre , alla quale aggiunse una spinta violenta , che avrebbe scoraggiato chiunque .
L'uomo esitó a reagire , ma - sicuramente - avrebbe restituito i colpi , se non fosse stato trattenuto .
Nel trambusto , il borsello , che portava al braccio , rotoló dietro la panchina .
Nessuno s'accorse di chi , approfittando della situazione , s'allontanó con quanto non gli apparteneva .
Rimba si riprese poco dopo , ed , estasiato , disse : « Va tutto bene , sono molto contento , é giusto cosí ! »
Palesemente , a tutti sfuggí il significato profondo di quelle parole .
Si pensó che venissero da chi fosse ancora confuso .
Oppure che fossero un ingenuo tentativo di tranquillizzare i presenti .
In realtá , Rimba intuiva tutto ció che stava succedendo , e se ne allietava , giustamente !
Il giorno dopo , la giovane orfana che - apparentemente - non era riuscita a comunicare , ritornó a trovarlo .
Si presentó affiancata dalla signora in lutto e dall'uomo del muretto .
I tre si comportavano come se fossero una famiglia unita .
Interrompendosi a vicenda , raccontarono la loro vicenda , quella che s'era srotolata durante e dopo lo svenimento di Rimba .
La ragazza disse che , dopo essere scappata via , si fermó dietro un cespuglio , per coordinare i pensieri e decidere che fare .
Vide cosí tutta la scena .
S'accorse della fuga del ladruncolo , e pensó di rincorrerlo .
L'avrebbe invitato a restituire il borsello al legittimo proprietario .
Ma vide anche che un'auto della polizia s'aggirava , probabilmente in cerca di sospetti per spaccio di droga .
Allora preferí non muoversi ed attendere che la situazione si risolvesse da sola .
Immaginó che movimenti sospetti sarebbero stati notati ed avrebbero portato alla cattura del colpevole .
Invece , accadde l'imprevedibile .
Vedendosi venire incontro la pattuglia , il giovane pensó di liberarsi di ció che avrebbe potuto incriminarlo .
Lanció via la refurtiva con un gesto atletico , anche se pieno di stizza .
Quando i poliziotti se ne andarono altrove , non gli fu piú possibile ritrovare il borsello , ch'era saldamente tra le mani della ragazza , ormai arrivata a casa sua .
Il denaro contenuto in quell'involucro di pelle marrone non era molto , insufficiente per risolvere anche il minimo problema economico .
Nessu'altro oggetto di valore , nemmeno un documento personale o un cellulare .
Soltanto una fotografia , in bianco & nero , sbiadita e piegata in due .
Lí , con estremo stupore , la ragazza si rivide -  piccolina - in compagnia dei genitori e di due altre persone .
Le vennero immediatamente alla mente dettagli d'un incontro avvenuto dieci anni prima .
L'uomo , ritratto alla destra di suo papá , ne era il datore di lavoro .
Una persona famosa , inconfondibile .
Solitario ed infelice , come - di solito - sono i molto ricchi .
La ragazza riconobbe anche la signora sorridente , inginocchiata in una posa poco spontanea , una fedele amica di sua mamma .
Dinamica e molto istruita , aveva - in quel lontano giorno - annunciato la sua partenza per l'America .
Per restituire il borsello , ed il suo contenuto , alla ragazza bastó recarsi all'ufficio , dove il papá aveva lavorato per tanti anni .
A causa d'uno sciopero settoriale , non venne accolta da una segretaria , ma dal titolare in persona , che si trovava lí in cerca d'una agenda d'indirizzi .
Venti minuti di colloquio furono sufficienti per evidenziare un processo che - probabilmente - giaceva latente da molto tempo .
In altri cinque minuti , con un paio di telefonate , venne rintracciata colei che si sarebbe occupata del processo d'adozione e degli aspetti logistici .
Sí , proprio la signora vestita di nero .
Per chi nutra ancora dei dubbi a riguardo della Giustizia Superiore , aggiungo che i tre protagonisti di questa storia s'incontrarono , in un modo solo apparentemente casuale .
Sono elementi d'una famiglia ch'é giá esistita , un paio di secoli fa' , e che , per rettificare errori commessi allora , ha dovuto riunirsi adesso .










giovedì 14 agosto 2014

SIAMO TUTTI FIGLI DEL VENTO !














La Terra é popolata dal genere umano , che , tra le tante specie animali e vegetali , assume un ruolo dominante e si crede in grado di condizionare l'evoluzione del pianeta .
Eppure si tratta d'una presenza circostanziale , che in'ottica Universale , assume davvero poca importaanza .
Infatti , non é difficile immaginare che in tanti miliardi di galassie che occupano lo spazio infinito , esistano altri sistemi solari idonei ad accogliere entitá simili a noi .
Senza voler entrare , in questo breve articolo , nel campo dell'Ufologia , che presuppone studio e dedizione , mi limito a suggerire che il complesso meccanismo che costituisce il Creato , molto difficilmente esiste con la finalitá di ospitare soltanto gli abitanti di un corpo celeste .
Quindi , conviene accettare , come probabile , l'ipotesi che ci considera semplici co-inquilini , invece che incontrastati padroni-di-casa .
Ammesso questo , resta da sapere come si sviluppó la cosiddetta razza adamica , da cui discendiamo tutti noi .
La Bibbia , in modo ormai completamente smentito da prove scientifiche , vorrebbe farci credere che Dio , per completare le sue operazioni creative , un giorno mise al mondo un uomo , gli affiancó affrettatamente una compagna , e consideró il gioco bell'e fatto .
Si tratta senza dubbio d'una storia affascinante , ricca d'implicazioni interessanti e suggestive , ma , purtroppo , molto lontana dalla Realtá .
Non spiega come mai le prime presenze umane apparvero contemporaneamente in diverse zone del globo , dove poi diedero origine a sottospecie morfologicamente dissimili .
È , dunque , sensato eliminare Adamo&Eva come possibili progenitori , ma rimane importante investigare le nostre origini , per capire da dove veniamo .
Anche se ancora non esistono certezze in questo campo , acquista sempre piú credito l'ipotesi che la Terra , al momento opportuno , abbia accolto alcuni " colonizzatori " , provenienti dallo Spazio .
Solo cosí si dá significato al " salto " verificatosi nell'evoluzione della vita terrestre .
Come sapete , anche ammettendo che siamo simili ai Primati ( scimmie ) , non s'é mai potuta provare una nostra genesi derivante dal processo evolutivo di quella specie animale , che continua , tuttora , con caratteristiche proprie .
Ed allora perché non crederci tutti figli del Vento , sapendo che  - come affermavano gli Inca - é dal Cielo che , insieme alla pioggia , cadono gli Dei ?






mercoledì 13 agosto 2014

ILLUMINIAMO DI PERDONO IL MONDO .











Perdonare é una sublime forma di saggezza .
Tutti sappiamo come sia deleterio non ricorrervi ,  "rodendosi il fegato " ,  non riuscendo a dare il giusto valore ad episodi , banali , se analizzati con luciditá e benevolenza .
Dovremmo scordarli al piú presto e proseguire nel nostro cammino alla ricerca di noi stessi .
Sono opportunitá positive per dimostrare il nostro valore , e non piaghe da mantenere aperte ed infette , al punto da diventare motivi di squilibrio profondo .
Ma , anche chi - come me - si sforza di esercitare un approccio equilibrato e comprensivo , cade spesso nella trappola del rancore , e nei tentacoli di elucubrazioni estremamente negative .
Commette l'errore di vivere nel passato , invece di trarne positive lezioni .
E finisce per fare del male soprattutto a sé stesso !

Un pomeriggio di questa strana estate , ho ricevuto un messaggio scritto sui petali d'un geranio appassito , appoggiato sconsolatamente ad una parete scrostata da secoli di movimenti tellurici .
Non m'é stato difficile decifrarlo .
Vi ho letto che ogni offesa é tale solo se permettiamo che ci attinga .
Secondo rudimentali nozioni di Fisica Quantica che ormai sono di patrimonio generale , entrando in sintonia con vibrazioni di bassa entitá , ne veniamo contagiati negativamente .
È quello che ci succede quando il vortice del risentimento ci risucchia .
Se qualcuno ci aggredisce , insulta o semplicemente non sembra capire le nostre esigenze , dovremmo trovare nel nostro cuore la forza per non dargli importanza , ed ignorare ogni eventuale provocazione .
So che a volte non é possibile : fatti gravi impongono una reazione , bisogna affrontarli .
Concediamoci allora un po' di tempo , preziosi istanti , prima di prendere qualsiasi decisione .
E non esitiamo a chiedere un aiuto superiore .
Chi osserva situazioni dall'Alto , dalla cima d'una montagna metaforica , si trova nella posizione piú appropriata per valutarle .
È molto probabile che , da quella prospettiva , appaiano soltanto gli aspetti fondamentali ed i contorni insignificamti si sfumino nella bruna mattutina .
La prossima volta che un problema vi si presenta , provate a chiedere un consiglio a chi ne sa di piú di voi , a chi vi ama e protegge dall'aldilá .








lunedì 11 agosto 2014

IL DISCORSO DEL VENTO .











Spesso , quando c'incontra , il vento che accompagna la burrasca , non si limita ad ululare .

Si diverte a pronunciare frasi , parole semplici come : « Preparati ! non sottovalutarmi »  oppure « Saró implacabile , spazzeró via tutto » .

Qualunque tattica verbale utilizzi , si propone d'incutere paura , suscitare  sgomento e disperazione , prima ancora di colpire con tutta la sua violenza.

Sa che il nostro nemico peggiore non é la distruzione che si presenta davanti agli occhi , ma il sentimento che proviamo immaginandola .

Per giocare a provocarci , usa quei ricordi dolorosi che , invece di affrontare con serenitá , abbiamo nascosto sotto la sabbia .

Gli basta un soffio deciso per farli riaffiorare .

Ed allora propone una sfida impietosa , scatena un meccanismo travolgente .

Che non avviene nell'ambiente , ma dentro di noi stessi .

Lí la paura porta a correre ed urlare , impedendoci di trovare un rifugio sicuro , dove attendere che passi la tempesta .

Perché pensare al peggio ?

Molte volte le previsioni del tempo si rivelano inaccurate , e - anche quando s'avverano - non sempre le conseguenze sono irreparabili .

Tutti noi osserviamo che , nel corso delle stagioni , gli alberi cambiano aspetto .

Non ci stupisce che foglie accartocciate da lunghe giornate di calore , una volta esaurita la loro funzione , si lascino trasportare  , senza offrire la minima resistenza .

S'avvitano in una danza gioiosa che le porta dove potranno continuare ad essere utili , restituendo al terreno i suoi nutrienti .

Ma quando si tratta d'affrontare ció ch'è naturale , la trasformazione , pochi di noi riescono a vederci la logica universale .

Rabbrividiscono al pensiero che un forte vento sopraggiunga e li obblighi a seguirlo . S'arrendono senza combattere , una brezza insignificante é il ciclone che li annienta .

Dovrebbero sapere che , se s'aggrappassero a sé stessi , nulla li potrebbe smuovere . 


giovedì 7 agosto 2014

IL POTERE DELLA SOFFERENZA .











Non é mia intenzione andare a disotterrare Carla , vorrei tanto che venga dimenticata rapidamente .
Ma , siccome mi pare legittimo che , chi seguiva attentamente questo spazio , chieda notizie delle condizioni fisiche di quel personaggio , mi voglio sforzare a soddisfare tale curiositá .
Sperando che tutti sappiano trarne una salutare lezione .
Vi ho giá comunicato che non ricorreró piú ad un artificio letterario e che la sua scomparsa da questo Blog sará totale ed assoluta  .
Questa é proprio la Fine di Carla .
Ma com'é sopraggiunta ?
È davvero interessante saperlo .
Rispondo , quindi , comunicandovi che tutto s'é svolto con atroci sofferenze .
A poco a poco ,  l'essenza terrena di quell'entitá che mi dedicavo ad alimentare , s'é disgregata come neve al sole .
Il suo corpo , dopo l'incidente , non é riuscito a rigenerarsi .
Varie patologie si sono sviluppate progressivamente fino ad arrivae a controllare la funzionalitá dell'organismo .
Eppure non s'é trattato d'una storia triste e deprimente .
Infatti , mentre avveniva la sua disintegrazione fisica , Carla incominció ad acquistare maggiore consapevolezza spirituale ed imparó ad elevare i suoi pensieri .
In un processo lento e graduale , abbandonó le preoccupazioni terrene , per dedicarsi alla ricerca dell'altra dimensione , di quel luogo dove é insignicante il vestito che indossiamo .
E , proprio quando si sentí sprofondare nell'oscuritá della disperazione , incontró la Luce , quell'energia buona e creativa che tutti abbiamo dentro , ma che raramente riusciamo a riconoscere .
Non un paradosso , ma una Veritá fondamentale - credetemi .
Quando la vita scorre facile , cullata dalle soddisfazioni che concediamo al nostro egoismo , ed ai piaceri che offriamo ai nostri istinti , é quasi impossibile migliorarsi moralmente .
Ma , appena sorgono problemi seri , di qualunque tipo siano , ci vediamo costretti a riflettere .
Ed a rimettere in discussione idee e scelte che hanno determinato difficolá e sofferenza .
È cosí che cresciamo , che diventiamo piú forti e consapevoli .
So che molti di Voi concordano .
Hanno giá provato parecchi dolori , perdite e preoccupazioni , che costituiscono un bagaglio indispensabile per il viaggio che intraprendiamo quotidianamente .
Se analizziamo attentamente il modo attraverso il quale ci relazioniamo con la Realtá , dobbiamo ammettere che , soffrendo saggiamente , apriamo porte che altrimenti nemmeno scorgeremmo .
Nel caso di Carla , la morte é arrivata , quando ormai non importava piú vivere secondo principi rivelatisi assurdi .
È stata una liberazione , un attimo di gioia intensa e profonda .
La Luce , sprigionatasi in quel momento di transizione , permette a tutti noi d'individuare meglio il cammino da percorrere .
Un temporale , anche se violento ed apparentemente devastatore , con la sua frizzante elettricitá stimola la Natura a produrre frutti abbondanti .
Dove i nostri occhi terreni vedono solo danni e desolazione , la nostra pace interiore si allieta per lo scampato pericolo o per la benefica prova venuta a confrontarci ..



mercoledì 6 agosto 2014

LA MONTAGNA DI LUCE .














Chi segue da tempo questo spazio , deve aver notato che non é stato attualizzato negli ultimi 4 mesi .
Avrá pensato che fosse destinato all'oblío , o , forse , s'é mantenuto in ansiosa attesa , nella speranza di notizie di colei che , per anni , aveva raccontato le sue interpretazioni .
Avviene ora che io abbia deciso che il Personaggio-Carla non ha piú ragione d'esistere .
Ha percorso la sua strada , a volte contraddittoria e , spesso , inutile .
Intrattenendo alcuni e confondendo altri , poco ha aggiunto alla vita di tutti Voi , limitandosi a difendere una visione della Realtá , che - adesso - non esito a considerare distorta .
Quindi penso che s'imponga un cambiamento di rotta .
Sarebbe forse piú semplice aprire un'altro Blog , e cominciare da zero un'altra avventura .
Ma sento di dovere molto a chi ha accompagnato l'evoluzione di NUDITÀ BEN VESTITA , e mi spiacerebbe perdere il contributo di quelle persone intelligenti e sensibili , che vengono qua abitualmente .
Ed allora continueró a pubblicare post , anche se non saranno piú del genere che ha predominato finora .
Alla mia trasformazione personale , conseguirá una scelta accurata dei veicoli di comunicazione che divulgheró qui .
Saranno testi con soggetti " illuminanti " , spero non troppo didattici e noiosi .
Ma continueranno anche i Racconti di Rimba , semplici parabole di pertinenza Universale .
E non vi faró mancare qualche poesia , e brevi prose che invitino a riflettere .
Il tutto senza quell'arroganza che contraddistingueva PincoCarla , la sedicente Prostituta-Perfetta .
Ma non é che , da adesso , il moralismo impererá .
Mi sforzeró di fare ampio uso di tolleranza , comprensione e benevole affetto verso tutti coloro che non saranno d'accordo con il contenuto dei miei scritti .
Siete ovviamente LIBERISSIMI di servirvi di questo spazio o di disertarlo .
Per aiutarvi nella scelta , anticipo che non parleró mai piú di Carla , sia in prima persona , che facendo riferimenti indiretti .
È davvero MORTA , nel senso che ha abbandonato le caratteristiche che la definivano , e che la rendevano attraente , simpatica ed un po' differente .
Spero che nessuno la rimpianga .
Tutto scompare e s'evolve su questa Terra .
È un ciclo Universale di cui dovremmo essere coscienti .
Quindi - per favore - non rimpiangete questa mia decisione e non lasciatevi affliggere da assurda nostalgia .
Dalle ceneri di Carla si sprigioneranno scintille che illumineranno il vostro cammino - ve lo prometto !

A PRESTO !